E’ la parete dell’Icbie più agitata dal vento della sera ad ospitare il dio del Sole in un abbraccio aperto sulle sue protette: le Muse, custodi, testimoni e dispensatrici delle arti e della memoria.
Pietro, insieme a Julio, Bigod e il collettivo Nova 10 Ordem, avvalendosi dell’aiuto di alcune mani
volontarie, hanno aperto una nuovo grande varco sul casarão, realizzando quest’opera sulla
facciata esterna dell’Istituto che trova così un nuovo canale per accogliere e raccontarsi, colorare il
confine, avvicinare il dentro e fuori.
Degno della tradizione sincretica della terra (e delle acque) di Bahia, l’Apollo della Cidade Baixa
offre Danza, Musica, Pittura, Politica, Letteratura, Mimica, Tragedia e Commedia (le due sorelle
di Teatro) e Storia dimenticata, a ricordare la maternità di Mnemosyne, dea della memoria, sulle
divinità olimpiche.
Una nuova occasione per calpestare le strade adiacenti l’Icbie e incrociare la comunità vicina:
dopo qualche giorno di pittura e danze di curiosi attorno al graffito in divenire, lo scorso lunedì ne
abbiamo celebrato la nascita.
In un angolo di Olimpo a Ribeira , gli autori dell’opera hanno riaffermato il ruolo centrale delle
arti nel cammino di vecchi e nuovi progetti, festeggiando insieme al gruppo di invitati le nuove
figlie; durante brindisi alle Muse è stata realizzata una raccolta fondi a favore delle iniziative del
MUSAS (www.ilovemusas.com).
Il grande Apollo è stato inoltre teatro dei saluti a Caterina e Sara, le due volontarie che, dopo aver
speso molti mesi in casa Icbie, viaggiano oltreoceano tenendo stretto il filo che le lega al Brasile.