La città dell’oro
Recentemente sono stato nella città di Jacobina, seguendo i servizi di indagine archeologica condotta dal gruppo dell’archeologa Leila Almeida durante i lavori Embasa per impiantare la rete del sistema fognario della città.
Trecentotrenta chilometri separano Salvador da Jacobina, comune situato all’estremo nord della Chapada Diamantina. Da Salvador fino a Capim Grosso l’autostrada è ottima. Ma per una parte del percorso, dallo svincolo di Capim Grosso all’ingresso della città, il conducente deve guidare con cautela a causa della strada sconnessa.
Mentre mi avvicinavo alla città, ho notato che Jacobina è circondata da montagne che formano gole e canyon. Alte colline, laghi, fiumi, cascate e la predominante vegetazione di fiori autoctoni, xiquexique (Cactus), tra le altre specie, sono eccellenti mete per la pratica del turismo ecologico e per esplorazioni.
In compagnia di Diego (stagista del gruppo di Leila Almeida), ho sfruttato il tempo libero per visitare i punti turistici: Hotel Serra do Ouro e o Alto do Cruzeiro, luoghi da dove si ha una vista panoramica della città; chiese della Matriz e Missão; Avenida Beira Mar, divisa dal Rio Itapicuru; grotte degli índios Jacob e Bina; Mercado Popular, con una varietà di prodotti, tra gli altri.
Sotto l’aspetto gastronomico, oltre a eccellenti ristoranti, inclusi nella lista “Bonzão do Bode”, e semplicità a parte, il cibo è delizioso e il proprietario del locale incanta i clienti con la sua gentilezza e simpatia. Ho notato ciò, degustando un arrosto di capra con manioca, suggerimento di mio figlio Markus Vinicius e di mia nuora Patrícia, che risiedono in città e lavorano entrambi nella Jacobina Mineração e Comércio con, rispettivamente, il ruolo di ingegnere ambientale e della sicurezza e nutrizionista.
Un po’ di storia
Jacobina fu fondata nel 1722. Conosciuta come “Città dell’oro” – eredità delle miniere d’oro scoperte agli inizi del XVII secolo, che attirarono i portoghesi e i bandeirantes paulisti – ha un ricco patrimonio storico, culturale e naturale ed è stata protagonista di passaggi importanti nella storia del Brasile. Il suo nome ha origine indigena e significa “Campo Aperto” o “Vasto Campo”, inoltre c’è una leggenda secondo la quale nelle terre di Jacobina viveva una coppia di indios, Jacob e Bina e che Jacobina deriva dall’unione dei loro nomi. Attualmente l’azienda mineraria Yamana Gold, tramite la Jacobina Mineração e Comércio (JMC), opera in città nel settore dell’estrazione dell’oro.
Il magnifico panorama dell’Alto do Cruzeiro, con più di 200 gradini, può essere visto da qualsiasi punto della città. Uno degli eventi principali in città è la Caminhada Penitencial, anticamente chiamata Caminhada da Luz, così ribattezzata dal frate Giovanni Zaccaria della parrocchia di Sant’Antonio. Il festival per i cattolici è uno spettacolo di fede cristiana e si conclude con migliaia di fedeli che salgono verso l’Alto do Cruzeiro, formando un serpente vivente di luce e di fuoco con le loro torce accese.
Testi e fotografie di Paranaguá.