Other worlds

Mondi altri – L’Icbie incontra Sciacca

Poco prima di immergerci nell’uliveto che ospita la casa di Turi, lui esclama: “Lo vedi?? Un catabusciu!”. E’ il nome con cui in Sicilia si pronuncia l’upupa africana, l’uccellino di fronte a noi che dondola le sue caratteristiche penne dritte sulla testa, a metà tra una corona e un vezzo.

Da quando sono approdata a Sciacca, città che ha allargato la sua provincia da Agrigento a Salvador de Bahia, grazie a un gemellaggio sottoscritto ufficialmente nel 2001, non faccio che scovare impronte d’Africa, come fosse il terzo continente necessario a mantenere il vincolo tra l’Italia e il Brasile.  Evidenze di questa commistione storico-relazionale sono rintracciabili nel clima, nei cibi, in mare, intorno alle architetture, tra gli abitanti, nelle tradizioni.  Ecco un nodo sorprendente: saccensi e soteropolitani  custodiscono entrambi una signora delle acque salate che il popolo del mare celebra con rito simile nella stessa data, il due febbraio. E’ Santa Maria del Soccorso a Sciacca (rappresentata in alcune iconografie come la Madonna nera) e Yemanjà a Salvador, divinità della mitologia yoruba.  E ancora, analogie di carnevali, che sfilano dietro elaboratissimi carri  lungo le vie del comune siciliano,  e assonanze di colori, come quelli sugli edifici che guardano verso il porto, ad illuminare il ritorno a casa dei pescatori, ancor prima di raggiungere la terra.

L’Icbie è stato invitato a partecipare, lo scorso 24 agosto, all’inaugurazione della mostra video-fotografica “Sciacca vista da noi” curata dai ragazzi e dalle ragazze dell’Associazione “L’Altra Sciacca”, con l’obiettivo di aprire uno sguardo “altro” sulla città, rappresentata dalla prospettiva di chi la abita.  Tra le tantissime immagini che hanno accompagnato l’incredibile scenario dell’ex-chiesa di Santa Margherita, è stato possibile esporre anche diversi scatti d’oltreoceano; a  rappresentare Salvador  infatti,  vari testimoni: Tiago Nonato Silva, Marcella Sgura Viana, Rá Trindade e Celso Manuel Castilla Soto (vincitori del concorso fotografico “A bola è redonda”, promosso dall’Icbie durante gli scorsi mondiali di calcio – http://www.icbie.net/a-bola-e-redonda/); le fotografie di Federica Rella, Monica Bernardi, Ivanildo Viana Sgura, Renato Ferrantini, Maxiemiliano Ruas, Louisa Marie Summer e Daniela Nascimento  hanno invece contribuito a mostrare i parallelismi estetici e culturali tra le due città gemelle. Il successo dell’iniziativa ha coinvolto anche i rappresentanti del Comune saccense, che si sono mostrati interessati e disponibili a contribuire ai prossimi progetti ponte, al fine di rinverdire il legame istituzionale tra i due mondi, anche attraverso il contributo del nostro Istituto.

Pochi giorni dopo la chiusura della mostra, il primo successo: sarà inaugurata a Sciacca, con possibile tappa a Roma, l’esposizione delle opere di Menelaw Sete,  riconosciuto artista baiano che alcuni anni fa donò più di 30 opere al comune, durante una visita nell’isola.  Ancora una volta, l’Icbie scopre nell’arte e nella cultura, sinergie e canali che moltiplicano buone prassi, obiettivi comuni e progetti di cooperazione.

Un grazie speciale all’Altra Sciacca, in cui ritroviamo la nostra ricerca della outra Salvador e di tutti gli altri  possibili mondi e a Turi (il nostro socio Salvatore Dimino) che con la città brasiliana non condivide solo il nome ma soprattutto  il caldo e ospitale abbraccio acolhedor.

Valeu!

Loona

HYPERLINK “http://www.laltrasciacca.it/
http://www.menelawsete.com/

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