(English translation below)
L’inaugurazione del Progetto Oficina di Rua
E’ con grande piacere che vorrei dare un annuncio finalmente positivo per il Progetto D’Artagnan Scuola Internazionale di arte e lingue dell’ICBIE, informando sia la nostra comunità locale che quella che ci segue fuori del Brasile: il Comune di Bologna in collaborazione con l’ARCI Solidarietà di Reggio E., con il Progetto Salvador Grafita della Prefeitura e noi dell’ICBIE, ha sovvenzionato un piccolo progetto! Si tratta della prima sovvenzione pubblica in assoluto, anche se di piccola entità, dopo quattro anni di intenso e faticoso lavoro senza nessun riconoscimento economico pubblico! Evviva! Speriamo che sia un segnale anche in tempi di recessione, che voglia significare l’inizio di una fase più armonica, organizzata, pianificata senza dover stare sempre col batticuore di “come faremo an andare avanti il prossimo mese…?”.
Penso sempre a D’Artagnan che nei momenti più brutti ci salva con una vendita di suoi quadri, ma soprattutto agli amici e a tutti quei sostenitori solitari, come pure alle associazioni e gruppi come l’ICBIE-Italia, Bridge to Bahia dell’AOSR, le maestre delle scuole elementari di Bassano del Grappa e Verbania, la Scuola Media Statale Moscati e il Liceo Socrate di Roma, la Lahn Artists di Limburg, la Arps Gallery di Amsterdam, la bella comunità di Spagna (Vero, Celeste, Jorge e Ivan), gli EWB della Howard University, Rhythm of Hope Brazil, il gruppo Toby, Mary, Kate, Lee di NYC, Reggio Terzo Mondo, Buskers Festival di Ferrara, Jazz bar di Modena, agli artisti intorno a Guido Daniele di Milano e di Alberto Maganzini di Riva del Garda Trento, all’APA di Palermo etc etc. etc. (e mi scuso per chi sto dimenticando), che hanno creduto e credono in questo progetto e continuano nei casi estremi, come quello della recente raccolta che ha quasi superato i 10000 Euro (se alcune promesse saranno mantenute al 31/01), a rendere possibile il nostro lavoro per la comunità dei quartieri economicamente e culturalmente meno fortunati di Salvador di Bahia. Un grande ringraziamento ancora e sempre per questo bel risultato che ci permetterà di cavalcare il 2009 e riaprire i corsi che si era deciso di chiudere.
E allora in che cosa consiste questo progetto approvato in Emilia Romagna? Intanto ha un nome e si chiama Oficina de rua, e non è un progetto che riguarda solo Salvador ma prevede operazioni simili da svolgere in altre due città del Nordest, Recife e Fortaleza. Poi questo megaprogetto coinvolge per altri versi anche altre città del Brasile con altre associazioni, ma non dobbiamo qui spiegare le sue articolazioni. L’idea di presentare il progetto è nata a Reggio Emilia in un incontro all’ARCI Solidarietà tra lo scrivente, Riccardo Faietti, Giulia Bassi e l’artista di rua baiano, Julio Costa.
Per andare subito al sodo il progetto prevede che noi dell’ICBIE per un anno dobbiamo offrire corsi di formazione professionale, i quali in parte saranno già attivi e in parte completamente nuovi da organizzare per una 40 di ragazzi, con a capo dei coordinatori: gli artistas de rua, probabilmente Julio, Bigode, Marco, Fabio e Jodson (?). Si devono insomma preparare altri operatori sociali di intervento nei quartieri a rischio, per fare in un secondo momento del progetto lavori artistici con i ragazzini di strada in modo continuo e sistematico. Come appunto il primo gruppo storico sopra menzionato aveva tante volte svolto saltuariamente e in forma spontanea nelle strade del povero bairro di Massaranduba. Per questo il titolo di Oficina de rua ovvero tentare con disegno, graffiti, ceramica, musica e giochi di togliere tanti bambini dal pericolo e dalle tentazioni di copiare gli atti violenti e degradanti compiuti dagli adulti alla cui vista sono costantemente sottoposti nelle strade della miseria. Un progetto dunque che prevede un lavoro interno di preparazione nell’Istituto e poi rimanere base con le nuove squadre di intervento create quando si entrerà in azione nei luoghi più delicati dei quartieri difficili nella seconda metà del 2009.
Per tentare anche un continuo contatto con il territorio di intervento si dovranno organizzare alcuni mutirões ovvero feste di quartiere con musica, danze, cibi locali, disegnatori e pittori, imbianchini e operai in genere che possano abbellire e aggiustare qualche facciata fatiscente. Tutto ció per facilitare un contatto con la comunità propria di quel quartiere o di un altro, seguito dall’intervento direzionato agli incontri d’insegnamento negli stessi luoghi con i bambini di strada.
Per questo abbiamo voluto cominciare con un mutirão lo scorso sabato! Lo abbiamo pensato, non previsto dal programma del progetto a gennaio, come un’inaugurazione per cominciare a spiegare già da subito che cosa faremo durante l’anno. Lo abbiamo spiegato agli stessi artisti di rua, alla comunità locale che ha accettato gli interventi, ai musicisti e cantanti, ai cuochi. Quello che è accaduto il 24 gennaio scorso è stato straordinario! Nessuno in questa forma organizzata e differente lo aveva fatto mai. In genere erano stati alcuni isolati ed eroici artisti passati per alcuni momenti e poi scomparsi come angeli per andare in altri quartieri a spargere un poco di colore, di suono, di cibo, di felicità e di speranza: solo un assaggino di quello che dovrebbe essere invece quotidianamente compiuto per convertire la speranza di molti in reali possibilità di prepararsi con lo studio e la volontà di apprendere un mestiere: in conclusione avere strumenti critici, di coscienza, sentirsi parte della società, senza più complessi di inferiorità o di esclusione, pronto a partecipare con tutti senza disparità ad una vita migliore per una società migliore.
Dimenticavo di dire che questa inaugurazione del progetto Oficina de Rua è coinciso con alcuni aniversari: uno di Julio Costa e un altro di alcuni anni di attività del nostro grande fotografo Paranaguà.
Pietro Gallina
The inauguration of the Street Workshop Project
It is with great pleasure that I finally make a positive formal announcement for the D’Artagnan International School of arts and languages at the ICBIE, informing both our local community and our followers outside Brazil: the City of Bologna, in collaboration with ARCI Solidarity of Reggio Emilia, together with the Salvador Grafita Project of the city government and the ICBIE, has underwritten a small project! This represents absolutely the first public support, however modest, after four years of intense and exhausting work without any public economic recognition. Hurrah! We hope that this is a sign, even in times of recession, that signifies the beginning of a more harmonious, organized and better-planned phase, without always the palpitations of “how are we going to make it through next month…?”
I always think of D’Artagnan, who, in the worst moments, has saved us through the sale of his paintings, but above all, I am grateful to all the friends and to all those solitary supporters, as well as the associations and groups, such as ICBIE-Italia, Bridge to Bahia at AOSR, the elementary school teachers at Bassano del Grappa and Verbania, the Moscati State Middle School and the Socrate High School in Rome, the Lahn Artists of Limburg, the Arps Gallery in Amsterdam, the great group in Spain (Vero, Celeste, Jorge and Ivan), the EWB of Howard University, Rhythm of Hope Brazil, the friends Toby, Mary, Kate, Lee in NYC, Reggio Terzo Mondo, the Buskers Festival of Ferrara, the Jazz bar of Modena, the artists in the circles of Guido Daniele in Milano and of Alberto Maganzini at Riva del Garda Trento, the APA in Palermo etc etc. etc. (and I beg the pardon of anyone I have forgotten), who have believed and who continue to believe in this project, always there in the emergencies, as with the recent fund raising drive that has just about reached the goal of 10000 euro (if all the promises are met before January 31), making possible our work for the community of the economically and culturally less fortunate people of Salvador de Bahia. A huge thank you once again for this splendid result, that will help us to operate during 2009 and re-open the courses that we had decided to close.
And so what is this project that has been approved in Reggio Emilia all about? First of all it has a name, and it’s called Street Workshop, and it isn’t a project that concerns only Salvador, but plans similar operations to be put in action in two other cities of the Northeast, Recife and Fortaleza. Furthermore, this mega-project involves others cities of Brazil in various ways, with other associations, but we don’t have to get into those details here. The idea for the whole project was born in Reggio Emilia, during a meeting at ARCI Solidarity between the undersigned, Riccardo Faietti, Giulia Bassi and the Bahian street artist, Julio Costa.
To go immediately to the heart of the matter, the project calls for us at the ICBIE to offer courses for professional formation, some of which are already active and others that are completely new, to be organized for about forty youths, led by coordinators: the street artists Julio, Bigode, Marco, Fabio and Jodson (?). They basically have to prepare other social workers for tasks inside risky neighborhoods, preparing the ground for the second phase of the project, continuous and systematic artistic activities with the street kids. This is only an expansion of the work already done spontaneously in the streets of the poor Massaranduba district by the core group of artists listed above. And hence the title Street Workshop, meaning the attempt, through drawing, graffiti, ceramics, music and games, to save many children from danger, and from the temptations of copying the violent and degrading acts that are committed by the adults, acts that children constantly view in the miserable streets.
This is a project that therefore requires preparatory work within the Institute, which will then remain a base for the newly created intervention teams, when they will get into action in the most insecure parts of the difficult neighborhoods, in the second half of 2009.
In the attempt to form a continuous contact with the project’s territory, it will be necessary to organize several mutirões, or street parties, with music, dance, traditional food, drawers and artists, painters and simple workers, who can beautify and even repair the odd decrepit housefront. All of this serves to make a contact with the real community of one area or another, followed by the focused intervention, aimed at educational meetings in the same locations with the street children.
And therefore we wanted to start with a mutirão last Saturday! We thought it could be a sneak preview, anticipating the planned calendar, acting as an inauguration, to immediately begin to explain what we will be doing during the entire year. First we explained everything to the street artists and to the local community, who agreed to the idea, and to the musicians and the singers, to the cooks. What actually happened on the 24th of January was extraordinary! No one ever attempted anything like this, all organized but all new. Usually there were a few isolated and heroic artists who passed by for a few moments and then disappeared like angels, to go to other neighborhoods to share their warmth, their sounds, food and happiness, and hope: only a little taste of what should instead be a daily fare, provided to transform hopes into real chances, to prepare the children with studies and instill in them the desire to learn a skill: in conclusion, to give out critical tools, to form a consciousness, to make the children feel like a part of society, without inferiority complexes or barriers, ready to participate with everyone, without disparity, for a better life and for a better society.
I shouldn’t forget to mention that this inauguration of the Street Workshop project also coincided with a birthday and an anniversary: the first was Julio Costa and the other celebrated the beginning of the activity of our great friend, the photographer Paranaguà.
Pietro Gallina
(more photos will be posted soon!)
Wednesday January 28th, 2009, 02:16 PM
Come dice il nostro grande Presidente: EVVIVA!!!
Sono convinta che questo progetto è il segnale positivo e l’inizio di tante altre incoraggianti e preziose iniziative dell’ICBIE in collaborazione con la comunità locale.
E’ importante che proprio quest’ultima comprenda il valore di simili azioni, comprenda quanto sia importante migliorare le condizioni di vita dei quartieri dove vivono, quanto sia importante far crescere i bambini in un clima quanto più sereno e gioioso possibile. E come ha giustamente detto Pietro è formidabile pensare ad una continuità e programmazione affidabile degli interventi finora “eroici” e altrettanto preziosi e importanti dei nostri amici graffittari (Julio, Marcos, Bigode, Jodson, ecc) nei quartieri dove vivono per lavorare con i bambini e insegnare loro a disegnare. E’ importante pensare ad una crescita culturale, è prezioso alimentare la solidarietà e il sostegno reciproco.
Continuiamo a credere nella splendida attività dell’ICBIE a Salvador proprio registrando le risposte che la comunità offre a tali iniziative e penso che il clima di festa e partecipazione che c’è stato sabato (non c’ero purtroppo, ma dalle foto traspare tutto!!!!) ne è un’ottima dimostrazione!!!
Perciò ancora Evviva e….. forza per quello che sempre e costantemente ci aspetta ancora da fare (e per fortuna!!!).
Parabens!!!
Marcella – ICBIE Italia