EVENTO CONCLUSIVO “A QUEDA DO MURO DE BERLIM….E DE TODOS OS OUTROS MUROS”
(English translation below)
20 anni dopo la caduta del Muro di Berlino i cittadini di Salvador de Bahia hanno potuto rivivere simbolicamente l’evento della realizzazione e distruzione del muro nel cuore del centro storico nel Largo del Pelourinho.
E´questo ció che é avvenuto l’altro ieri, 10 novembre, qui a Salvador in un evento organizzato dall’ICBIE, in collaborazione con Goethe Institute e Prefeitura di Salvador – Secretaria de Educaçao e Cultura.
Dopo aver costruito a partire dalle prime ore della mattinata (grazie per questo all’infaticabile lavoro di Julio e Richard, supportati dallo stesso Pietro e dall’amica Veroneek) un muro in carton gesso di circa 5 per 2,40 m, lo stesso muro é stato messo a disposizione di chiunque volesse lasciare il proprio “segno” . A partire dalle 13 molti artisti conosciuti della scena bahiana come Menelaw Sete, Paulo Mello ed altri, gli altrettanti conosciuti grafiteiros Julio Costa, Bigod, Thito Lama, Sins, Covero e molti molti altri e tutti i presenti e passanti casuali hanno potuto lasciare la loro testimonianza sul muro attraverso disegni o frasi che richiamano la tematica dell’abbatimento dei muri, sociali, economici, razziali, ecc ecc. Non sono mancati i messaggi e le dichiarazioni d’amore, disegni simbolici e disegni piu o meno espliciti. Il risultato é stato sorprendente, un collage interessante di “tag”, disegni come vere opere d’arte, messaggi significativi e forti.
Tutto il lavoro di realizzazione é stato accompagnato dal ritmo delle percussioni della banda dell’Associazione Arte Cosciente de Saramandaia, che ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva ed emozionante.
Numerosi i mezzi di comunicazione presenti, come le TV locali TVE, Aratu (http://www.aratuonline.com.br/2009/noticia/33862,populacao-destroi-replica-de-muro-de-berlim-no-pelourinho.html) che hanno giá passato la notizia nei loro programmi televisivi e nei rispettivi siti internet. Inoltre tante interviste per gli organizzatori dell’evento, il video ufficiale di Stefano Barbi Cinti e le fotografie di Paranaguá, insomma un evento che rimarrá registrato tra i piú importanti organizzati dall’ICBIE.
L’evento é stato onorato anche dalla presenza del Segretario alla Cultura della Prefeitura di Salvador, Carlos Soares, dal Sub Prefeito del Pelourinho José Augusto Leal, dal vice console italiano Giovanni Pisanu, dai rappresentanti del Goethe Institute il direttore Ulrich Gmunder e la Segretaria della Programmazione Culturale Wiebke Kannengießer, e dal lettore di lingua italiana dell’UFBA Raoul Poleggi.
E a conclusione della giornata alle 17 al suono del rullo dei tamburi il primo colpo per la distruzione del muro é stato inflitto da una tipica donna bahiana dell’Acarajé, anche questo a simbolizzare l’abbattimento di ogni frontiera e ogni divisione. Poi tutti in un atto che é sembrato molto liberatorio hanno contribuito all’abbattimento del muro in un esplodere di frammenti di gesso e macchie colorate. Credo che ognuno di noi che ha partecipato all’abbattimento del muro stesse pensando al proprio personale muro da abbattere, al proprio personale ostacolo che vorrebbe superare nella vita, alla propria personale difficoltá contro la quale lotta quotidianamente….forse per questo ci abbiamo messo tanto vigore e tanto entusiasmo nel distruggerlo.
Poi é partita la caccia al pezzo di muro da portare a casa come ricordo ed ognuno ha scelto quello che piú gli piaceva o quello che riteneva piú significativo ed interessante. Le percussioni continuavano a suonare mentre andava avanti una vera “derrubada” del Muro da parte di tutti i partecipanti e i passanti casuali. Molti turisti, molti abitanti del Pelourinho stesso si sono fermati incuriositi da ció che stava succedendo sul posto e tutti hanno entusiasticamente contribuito a rendere la giornata piú interessante, piú forte dal punto di vista dello scambio culturale, della conoscenza storica, della partecipazione e della condivisione – obiettivi ed ideali che l’ICBIE sin dalla sua nascita persegue in ogni sua attivitá.
Insomma la giornata di ieri é stata la giusta e degna conclusione di 10 giorni di evento in commemorazione dei 20 anni dalla caduta del Muro, un evento che ha riscosso un notevole interesse come dimostra l’importante numero di visitatori delle due esposizioni organizzate all’ICBIE e il numero di persone che ha partecipato all’evento nel Pelourinho.
Come sempre lo staff ICBIE ha dimostrato impegno, perseveranza, capacitá organizzative e devo dire anche forza fisica visto il lavoro che é stato necessario per realizzare tutto questo, in particolare il muro costruito ieri nel Pelourinho.
Nota personale: Mi piacerebbe che non fossi la sola ad esprimere la mia opinione sull’evento di ieri e che molti dei nostri frequentatori del blog lasciassero il loro commento. A volte mi sembro un pó di parte nel dire che l’evento é stato un successo perché per me rappresenta anche una soddisfazione personale. Quindi invito tutti coloro che hanno partecipato alla organizzazione e realizzazione dell’evento, e tutti quelli che l’hanno direttamente o indirettamente vissuto ad esprimersi al proposito.
Marcella
THE FINAL EVENT “A QUEDA DO MURO DE BERLIM….E DE TODOS OS OUTROS MUROS”
Twenty years after the fall of the Berlin wall, the citizens of Salvador de Bahia were able to symbolically relive the building and the destruction of the wall in the heart of the historic center at Largo del Pelourinho.
This is what transpired on November 10th, here in Salvador, at an event organized by the ICBIE, in collaboration with the Goethe Institut and the city of Salvador – the Secretary of Education and Culture.
After the construction of the wall, begun in the early morning hours (thanks to the tireless work of Julio and Richard, assisted by Pietro and our friend Veroneek), a wall of plasterboard, about 5 x 2.4 meters was then available to everyone who wanted to leave their mark. Starting at 1 PM, thirteen well known artists of the Bahia scene, such as Menelaw Sete, Paulo Mello and others, as well as the equally renowned graffiti artists Julio Costa, Bigod, Thito Lama, Sins, Covero and many, many others, including all the casual passers-by, were able to leave their testimonial on the wall, with drawings or phrases that evoked the theme of wall breaking, whether social, economic, racial, or whatever. There were the inevitable messages and declarations of love, symbolic designs and explicit drawings. The result was surprising, a fascinating collage of tags, drawings like real art works, and strong messages.
All the while, the scene was accompanied by the pounding rhythms of the Arte Cosciente Association’s band, which helped to create a thrilling and provocative atmosphere.
There was plenty of media attention, from local TV stations TVE and Aratu (http://www.aratuonline.com.br/2009/noticia/33862,populacao-destroi-replica-de-muro-de-berlim-no-pelourinho.html), who have already transmitted their coverage in their news programs and on their websites. There were also many interviews of the directors of the event, with an official video by Stefano Barbi Cinti and photographs by Paranaguá: in short, an event that will be remembered as one of the most important that the ICBIE has ever organized.
The event was also honored by the presence of the Secretary of Culture of the City of Salvador, Carlos Soares, by the Assistant Mayor of Pelourinho José Augusto Leal, by the vice consul of Italy Giovanni Pisanu, by the representatives of the Goethe Institute, including the director Ulrich Gmunder and the Secretary of Cultural Programs Wiebke Kannengießer, and by Raoul Poleggi, lector of Italian language at the Federal University of Bahia.
And at the end of the day at 5 PM, a drum roll was followed by the first blow to destroy the wall, which was struck by a typical Acarajé Bahian woman, which was meant to symbolize the destruction of every barrier and every division. Then, in an act of pure liberation, the wall was demolished in an explosion of plaster fragments and colored shards. I think the everyone who participated in the destruction of the wall was thinking of his or her own personal walls to break, of personal obstacles that have to be overcome in this life, of every individual difficulty against which we have to fight every day… maybe this explains the explosion of energy and enthusiasm that toppled it.
Immediately after, everyone scrambled to find a piece of the wall to carry away as a souvenir, and everyone chose the piece that they liked best or that they thought was the most significant or interesting. The drums continued to thunder while the plunder of the wall continued, involving everyone, including people who just happened to pass by. Many tourists and many local residents of the Pelourinho stopped, full of curiosity about what was going on, and all the people helped to make the day more rich, more full of cultural exchange, through the historical reality, the solidarity and the sharing—just the kind of objectives and ideals that the ICBIE, since its birth, has sought in all of its work.
In all, yesterday was the proper and culminating conclusion of ten days of commemoration of the twentieth anniversary of the fall of the wall, a show that sparked a lot of interest, as shown by the large number of visitors to the two expositions organized by the ICBIE and the crowd that assisted at the event in Pelourinho Square.
As always, the ICBIE staff showed its commitment, perseverance and organizational skills, and I have to say also physical force, considering the effort that was required to realize all of this, and particularly, the wall that we constructed in the Pelourinho yesterday.
A personal note: I’d like it if I weren’t the only one to write my opinion about yesterday’s event, and if many of our blog readers could leave their comments. Sometimes it seems like exaggerated bell-ringing when I give my opinions, because this is, for me, a big personal satisfaction. Therefore, I would like to invite everyone who participated in the organization and realization of the event, and all who participated in the event, directly or indirectly, to please add their reactions.
Marcella
Many, many thanks to Paranaguá for all these splendid photos!
12 de novembro de 2009, 19:33 07Thu, 12 Nov 2009 19:33:27 +000027.
Ma Marcella, scrivi tanto bene, chiaramente e con entusiasmo, di queste cose! Brava! Confesso di avere avuto dubbi verso il muro berlino nel Pelourinho (come Marlene: Pietro, perche? Sei pazzo!), ma mi pare che tutti si siano divertiti molto! Grazie per il tuo racconto!