Lives at Risk Book Launch

After six months of spectacular service at the ICBIE, our faithful Marcella has returned to Italy.  As a result, our dear president, Pietro Gallina, is filling in for her, providing this full account of the book launch last week.  

(English translation below.)

Lives at Risk Book Launch

Dopo numerosi eventi culturali presentati durante questo anno dall’ICBIE, sono stato particolarmente toccato dal lancio del libro VIDAS em RISCO di Gino Tapparelli, Tania Cordeiro, Cecil Vilar Noronha e Andreja Almeida. Perché? Certamente per il fatto che per la prima volta si è toccato direttamente l’assunto delle persecuzioni della polizia nei quartieri poveri e nelle favelas, venire a conoscenza che il primo motivo di morte tra i giovani tra i 15 e 29 anni non è per malattia, ma per arma da fuoco. Quanto dolore e umiliazioni questa gente spesso, povera, negra, disoccupata, di bassa scolarizzazione o completamente analfabeta, deve passare quando il figlio viene incarcerato o ucciso sia o non sia colpevole di un crimine. Il libro consiste più che altro in una ricerca statistica che, come si può immaginare, è stata spesso ostacolata dalle autorità. E ancora tra i temi affrontati anche quello sul trattamento delle donne incinte carcerate con i figli appena nati  da dover in parte crescere in galera nei primi mesi di allattamento…

Il salone dell’ICBIE era abbastanza pieno soprattutto di ragazzi dei nostri corsi, abitanti dei vicini quartieri periferici dimenticati da tutti; alcuni di loro hanno raccontato di essersi trovati in situazioni psicologiche drammatiche simili a quelle descritte nel libro, il quale fornisce anche alcuni consigli e misure per prepararsi e prevenire assurde paure e incapacità nel muoversi tra le burocrazie della giustizia, dei commissariati di polizia e del sistema carcerario. Il dibattito dopo le relazioni degli autori presenti è stato ricco e spesso aspro nei toni, anche per gli interventi di un tifoso della repressione violenta che è stato da tutti zittito: poteva benissimo essere un inviato brasiliano di Maroni e Bossi!

Poi la presenza illustre e l’intervento incisivo di Danilo Zolo membro dell’Accademia Europea e Prof. di Filosofia del Diritto all’Università di Firenze, esperto di carceri dei quali ha parlato con fantastica competenza e con ferocia critica, ha tenuto tutti i presenti incollati alle sedie, fino a quando a suo favore si è levato anche un grido di una volontaria italiana che ha ricordato il recente assassinio di Stefano Cucchi per mano delle forze dell’ordine italiane.

A fine conferenza è stato commovente vedere che i giovani si erano messi in fila, dopo aver ottenuto ognuno una copia gratuita del libro, per farselo firmare da due degli autori e relatori presenti, Gino Tapparelli e Tania Cordero.
Hanno presenziato alla conferenza tra gli altri, il Prof. Mauro Porru, del dipartimento Lingue Romanze dell’UFBA, il lettore di italiano Raul Poleggi dell’UFBA, il giornalista di ITALIA News, Agostino Piero Pedone e il responsabile di Radio Itapagipe.

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Lives at Risk Book Launch

After all the cultural events that were presented at the ICBIE this year, I was particularly touched by the launch of the book Lives at Risk by Gino Tapparelli, Tania Cordeiro, Cecil Vilar Noronha and Andreja Almeida. Why?  Certainly, for the fact that for the first time, we touched upon the subject of police brutality in the poor neighborhoods and in the favelas, while learning that the primary cause of death for youths between 15 and 29 is not from illness, but from gunfire.  How much pain and humiliation do these poor, black, unemployed, poorly educated or completely illiterate people suffer, when their children are put in jail or killed, whether or not they are guilty of committing a crime?  The book is full of statistical research that, as you could imagine, was often impeded by the authorities.  Even more, among the book’s themes is the delicate issue of the treatment of women who are incarcerated while pregnant, or with infants, who are then forced to grow up in prison, even while they are nursing.

The ICBIE’s main hall was nearly full, mainly students from our courses, residents of nearby peripheral neighborhoods that are forgotten by the world; several of them spoke of having found themselves in dramatic psychological situations similar to those that appear in the book, which also provides a few bits of advice and tactics to confront such situations, to prevent irrational fears from blocking the capacity to deal with the bureaucracy of the justice system, the police stations and the penal institutions.  After the authors’ presentations, the subsequent public discussion was lively and often heated in its tone, partly thanks to the statements of an ardent supporter of violent repression, who was forced to be quiet by everyone:  he could have been a Brazilian envoy of Maroni and Bossi! (who are two vociferous law-and-order ministers in the current Italian government.  ndr)

Then there was the illustrious presence and incisive intervention of Danilo Zolo, a member of the European Academy and law professor at Florence University who is an expert on prisons, and who fired a tirade that combined a fantastic competence with an equal dose of critical ferocity, holding the audience glued to the seats until an Italian volunteer shouted out that the same thing has just happened in Italy, with the murder of Stefano Cucchi at the hands of the Italian police.

At the end of the encounter came the emotional moment when the kids lined up to receive their free copies of the book and to get them autographed by the author Gino Tapparelli and his collaborator Tania Cordero.   Among the other notables at the event were Prof. Mauro Porru from the department of romance languages at the UFBA; Raul Poleggi, a lecturer of Italian at the same university; Agostino Piero Pedone, a journalist from ITALIA News and a representative of Itapagipe Radio.

1 comentário
  • Responder Marcella76

    25 de novembro de 2009, 16:57 04Wed, 25 Nov 2009 16:57:54 +000054.

    Non posso che condividere in pieno tutto ciò che ha scritto Pietro. Dopo la presentazione del libro sono rimasta col pensiero sui temi trattati durante la serata e ho osservato a lungo i volti dei miei giovani amici di Salvador: neri, abitanti di Massaranduba, Uruguay, Ribeira e zone limitrofe…..ed ho pensato alla tenacia, la forza di volontà ed il coraggio giornaliero che ognuno di loro esprime in ogni scelta quotidiana. Soprattutto ho pensato alla convivenza con la paura, all’abitudine al senso di insicurezza generalizzato….
    la serata è stata l’ennesima occasione per me di riflettere sul senso delle cose, sui valori della vita di ognuno di noi e sul perchè anche dell’ICBIE e della sua presenza a Salvador.
    Un abbraccio a tutti ed un arrivederci a prestissimo a Ribeira
    Marcella

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