(English translation below)
Dopo il lavoro di riorganizzazione dello spazio che di solito ospita la lezione di Hapkido (come testimonia il precedente post di Julio e le foto dallo stesso pubblicate), dopo la trasformazione dell’area in una sala espositiva alquanto alternativa ma altrettanto suggestiva, ieri martedi 3 novembre l’ICBIE ha inaugurato l’esposizione collettiva “A queda do muro de Berlim…e de todos os outros muros.”
Importante il numero di opere che sono arrivate all’Istituto, da nomi famosi del panorama artistico di Salvador, come Bel Borba, Menelaw Sete, Leonel Mattos, Paulo Melo, Ademar Galvão, e altri alle opere dei grafitari Thito Lama, Did, Covero, Sins, Gringo, Punk e tanti altri fino alle opere di giovani artisti alle prime esperienze espositive.
Un buon numero di rappresentanze straniere come l’opera del Nigeriano Darton X, dell’amica tedesca Renate Kuby, della giovane Tess Deeks e del messicano Antun Kojtom Lam, rappresentante della cultura Maya.
Tutte opere di grande interesse, al di la del valore artistico, soprattutto per il significato che le stesse esprimono ed il messaggio che lanciano: muri economici, muri di rispetto, di potere, di discriminazione, muri di droga ed emarginazione, muri che cadono e muri che non cadono….
La serata é stata ricca di performance piú o meno improvvisate: il gruppo teatrale dell’ICBIE si é esibito in un pezzo esilarante che ha saputo rendere “simpatica” la costruzione del Muro – i giovani attori hanno interpretato un gruppo di persone che si risvegliano in una cittá divisa da un muro costruito velocemente ed improvvisamente in una notte, costruendo sketches molto simpatici.
Un giovane “poeta” che vive a Saramandaya – quartiere povero ed emarginato di Salvador – ha recitato una poesia scritta da lui stesso, proprio sul muro di discriminazione che separa il quartiere di Saramandaya dal resto della cittá – momento intenso e riflessivo della serata.
L’intervento a sorpresa dell’artista Menelaw Sete che ha incantato tutti con la sua “performance teatrale” di forte impatto emotivo.
Insomma una serata come sempre ricca, con un´enorme partecipazione di pubblico, allietata da un ottimo rinfresco a base di spuntini salati, mugunzá di amendoim e bibite varie.
L’evento realizzato per commemorare il 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino sta avendo, quindi, un successo sperato e – scusate un po la presunzione – ben meritato per tutto lo staff ICBIE che vi si sta dedicando e soprattutto per il presidente Pietro Gallina ideatore e direttore artistico dello stesso evento e che per primo ci ha creduto.
La risposta in termini di partecipazione degli artisti e di pubblico alle esposizioni fin ora realizzate fa capire come l’argomento “muro” sia molto sentito in ogni luogo del mondo, in quanto – purtroppo – i muri di diverso genere continuano ad esistere ovunque.
La mostra collettiva rimarrá allestita, insieme a quella fotografica, fino al 10 novembre quando sará realizzato l’evento conclusivo con la pittura collettiva di un muro appositamente costruito a Largo del Pelourinho che sará nello stesso giorno simbolicamente distrutto, commemorando appunto la caduta del Muro di Berlino nel 1989.
Appuntamento quindi a partire dalle 13 a Largo del Pelourinho, per il prossimo martedi 10 novembre.
Marcella
After the renovation of the area that is normally used by the Hapkido lessons (as described in Julio’s post and shown in his photos) and after transforming the area into an alternative but nonetheless suggestive exposition hall, yesterday, November 3rd, was the inauguration of the collective exposition, “A queda do muro de Berlim…e de todos os outros muros”.
A large number of works arrived at the Institute, by famous names in Salvador’s art world, such as Bel Borba, Menelaw Sete, Leonel Mattos, Paulo Melo, Ademar Galvão, and other pieces by the graffiti artists Thito Lama, Did, Covero, Sins, Gringo, Punk and many more, but also young artists who were showing their works for the first time.
A fair number of foreign artists were represented, too, including works by the Nigerian Darton X, by our German friend Renate Kuby, the young Tess Deeks and the Mexican Antun Kojtom Lam, representing Mayan culture.
All the works were really interesting, beyond their artistic value, above all for the meanings that they expressed and the messages that they sent out: economic walls, walls of respect, of power or discrimination, walls of drugs and of emargination, walls that fall and others that don’t….
The evening was enriched by a series of performances, all more or less improvised: the ICBIE theater group appeared with an exhilarating piece that managed to make the construction of the wall into a happy and friendly event—the young actors, in a succession of delightful scenes, played a group of people who wake up in a city where a wall has been suddenly constructed during a single night.
A young “poet” who lives in Saramandaia, a very poor and infamous quarter of Salvador, recited a poem that he wrote himself, describing the wall of discrimination that separates saramandaia from the rest of the city, providing the most intense and thought-provoking moment of the evening.
A surprise appearance by the artist Menelaw Sete enchanted everyone, with his super-emotional “theatrical performance.”
In all, it was as always a rich evening, with a huge participation by the public, who we treated to a great snack of sandwiches, cornmeal with peanuts and drinks.
The event to commorate the 20th anniversary of the fall of the Berlin wall is having, therefore, all the success that we hoped for, and, if you will excuse the presumption, it is well-deserved for the entire ICBIE staff, that has dedicated so much time in its preparation, and above all, for our president Pietro Gallina, who conceived the entire project and acted as its artistic director.
The response, in terms of participation by both artists and the public, to the expositions given thus far, helps us to understand how deeply the question of “walls” is deeply felt, all around the world, because, alas, walls of all kinds continue to grow everywhere.
The collective exhibition will remain visible, together with the photographic one, until November 10th, when the concluding event will take place, with the group painting of a wall made for the occasion in Largo del Pelourinho, and which will be symbolically destroyed at the end, to commemorate the fall of the Berlin Wall in 1989.
So the next appointment is for 1 PM onward, at Largo del Pelourinho, for next Tuesday, the 10th of November.
Marcella